Prometheus (Collezione Atlantis), cm 58×70, tecnica mista su cartoncino

ANNALAURA MILLACCI

Anna Laura Millacci non si limita a rappresentare: evoca, stratifica, provoca. L’opera – parte della collezione Atlantis, emblematica già nel titolo – si offre come frammento simbolico di un mito eterno, ripensato attraverso la lente del contemporaneo, con un linguaggio visivo che fonde materia, gesto e concetto. È il Prometeo archetipico che rinasce nella visione di un’artista multidisciplinare, figlia della sociologia, della comunicazione e delle arti visive, capace di fondere l’intuizione ancestrale con l’estetica contemporanea. Il mito del titano che rubò il fuoco agli dèi per donarlo all’umanità è qui filtrato da una tensione cromatica ardente, viscerale: l’arancio e l’oro dominano la superficie come lingue di fiamma, memoria del dono originario, ma anche metafora della conoscenza, del rischio, dell’atto rivoluzionario dell’artista che sfida l’ordine costituito. La spirale centrale, segno organico e cosmicoal tempo stesso, pare simboleggiare quel fuoco sacro che si propaga nell’interiorità, mentre le campiture irregolari e i materiali inseriti – foglia d’oro, frammenti testurizzati, inserti quasi alchemici – trasmettono la forza tellurica di un’energia inafferrabile. La materia diventa messaggio: tecnica mista come linguaggio dell’inconscio, cartoncino come supporto volutamente fragile, scelto non per casualità ma per vocazione simbolica. Non una superficie monumentale, ma un campo d’azione concentrato, in cui ogni centimetro è veicolo di senso. È arte che si fa atto comunicativo, come naturale prolungamento dell’identità dell’artista, da sempre attiva nella comunicazione, nella progettazione culturale e nella divulgazione dell’eccellenza italiana nel mondo. In Prometheus, Anna Laura Millacci compie una riflessione profonda e stratificata sul concetto stesso di creazione. Il fuoco che Prometeo porta agli uomini non è solo un dono: è responsabilità, dolore, scelta. Allo stesso modo, la creazione artistica – per Millacci – non è mai decorativa o estetizzante, ma militante, densa di contenuto, incarnazione di un’idea. Le sue collezioni, come Atlantis e Alirosa, diventano veri e propri percorsi tematici in cui ogni opera è un capitolo visivo di un manifesto ideale.

Anna Laura Millacci reinterprets the myth of Prometheus through a visual language that blends gesture, matter, and concept. The work, part of the Atlantis collection, appears as a symbol of an eternal archetype reframed in contemporary terms. Dominated by fiery oranges and golds, it evokes the sacred flame of knowledge and rebellion, conveyed through spirals, irregular fields, and alchemic inserts. The choice of cardboard as a fragile support underscores the symbolic nature of creation, seen not as ornament but as a militant and communicative act. In Prometheus, the multidisciplinary artist reflects on the responsibility and risk inherent in creation, turning each work into a chapter of an ideal manifesto that bridges myth, consciousness, and contemporaneity.