
I sogni che tornano, gli occhi fan brillare allora tu non smettere di sognare, cm 100×70, pastel soft
CINZIA SERRA
La poetica visiva di Cinzia Serra è un costante inno al sogno e all’infanzia perenne, un territorio interiore dove il tempo sembra sospendersi per lasciare spazio alla purezza delle emozioni autentiche. Per l’artista, dipingere significa non soltanto rivivere le sensazioni più care e radicate, ma anche offrirle nuovamente allo spettatore, come un dono prezioso capace di risvegliare ricordi sopiti. È un’arte che si pone come custode della meraviglia, che restituisce importanza a quei dettagli minimi — un bagliore di luce, un sorriso improvviso, un gesto fugace — che il fluire inesorabile del tempo rischia di cancellare dalla memoria collettiva.
Emblematica di questa visione è l’opera I sogni che tornano, gli occhi fan brillare allora tu non smettere di sognare. Qui, il disegno si fa narrazione e incantesimo insieme. Un bambino, avvolto da una luce calda e dorata che sembra sgorgare dal libro che stringe tra le mani, è ritratto nell’istante in cui il confine tra realtà e immaginazione si dissolve. Dal volume aperto scaturisce l’universo incantato di Peter Pan e dei suoi inseparabili compagni di avventure, che fluttuano nello spazio pittorico come sospinti da una brezza invisibile. Lo sfondo, punteggiato di stelle, nebulose e bagliori eterei, non è mero elemento decorativo, ma un vero e proprio paesaggio onirico che amplifica la sensazione di un volo sospeso tra il mondo tangibile e quello fantastico. La tecnica del pastello soft, con il suo tratto morbido e vellutato, consente all’artista di modulare con estrema sensibilità le luci e le ombre, mentre la vivacità dei colori evoca una gioia visiva immediata, quasi infantile. L’elaborato non è soltanto un omaggio alla fiaba, ma un vero manifesto della visione di Cinzia Serra: il sogno come antidoto al disincanto, la meraviglia come condizione necessaria per vivere pienamente. L’artista sembra dirci che i sogni non appartengono solo ai bambini, ma restano un patrimonio emotivo a cui attingere per non smarrire la propria essenza.
Cinzia Serra’s painting preserves the dream as a universal emotional heritage, bringing back the wonder of childhood and reawakening dormant memories. In I sogni che tornano, gli occhi fan brillare allora tu non smettere di sognare, a child bathed in golden light holds a book from which the enchanted world of Peter Pan emerges. Stars, nebulas, and floating figures shape a dreamlike landscape where reality and imagination dissolve. Through soft pastels, the artist delicately modulates light and shadow, giving color a joyful, immediate intensity. The work thus becomes the manifesto of her poetics: the dream as an antidote to disenchantment, wonder as a vital condition to preserve one’s essence.