Rinascenza, cm 58x70, tecnica mista su cartoncino
FRANCESCA BARNABEI
Nel lavoro di Salvatore Alessi, artista e architetto nato a Mazzarino nel 1953, l’esperienza tecnica e progettuale acquisita attraverso la formazione accademica e professionale si fonde con una tensione espressiva profondamente lirica. In quest’opera intitolata Rinascenza, si coglie appieno la vocazione dell’autore verso una poetica del segno e della materia, in cui la composizione visiva si fa teatro di una rigenerazione simbolica e percettiva. La tecnica mista utilizzata su cartoncino — superficie umile e al tempo stesso ricettiva — diventa terreno fertile per il dialogo fra stratificazioni materiche e tracce gestuali. Frammenti di pagine stampate, residui del passato, si lacerano e si sovrappongono, suggerendo la sedimentazione della memoria e della cultura. Su di essi, tre strisce verticali colorate – gialla, rossa e blu – si impongono come presenze vitali, quasi colonne portanti di una nuova architettura interiore. La loro posizione, verticale, richiama l’idea dell’“alzarsi”, dell’“emergere”, dello stare in piedi dopo una distruzione. Sono segni di vita, ferite rimarginate dal colore. Il segno grafico – libero, incisivo, ma mai caotico – richiama l’indagine che Alessi porta avanti sin dagli esordi, con una particolare attenzione alla forza comunicativa del gesto. La gestualità, qui, non è solo espressione emotiva ma atto di costruzione. Come nell’architettura, ogni elemento è ponderato, eppure conserva un’autenticità viscerale. Il titolo Rinascenza si carica così di significati profondi: non solo allusione a una rinascita personale o collettiva, ma anche riferimento alla capacità dell’arte di rigenerarsi attraverso la materia, di rifondarsi nel gesto, di rifiorire nel segno.