
Rose rosa, cm 40×60, olio su tela
MARIA FELICE VADALÀ
Maria Felice Vadalà prosegue con coerenza il proprio percorso artistico centrato sull’indagine interiore della figura femminile. Il volto frontale, sospeso su uno sfondo floreale dalle tinte delicate, non cerca la somiglianza naturalistica, ma la restituzione di una verità emotiva, interiore. Gli occhi grandi e chiari della protagonista fissano l’osservatore con una calma disarmante, che tuttavia cela un universo psicologico complesso, carico di silenzi e pensieri. Vadalà, formatasi presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, attinge alla propria esperienza nella pittura ad acquerello e olio per dare vita a un linguaggio personale, essenziale e riconoscibile. La composizione, quasi ieratica, richiama un’iconicità arcaica, ma lo fa con una sensibilità contemporanea che rifugge l’ornamento per lasciare spazio all’essenza. L’uso della rosa — fiore tradizionalmente legato alla femminilità, all’amore e alla vulnerabilità — diventa qui un elemento simbolico che accompagna e amplifica il silenzioso racconto del volto umano. L’artista, che ha già dimostrato nelle sue serie dedicate al cinema (La Camera degli Sposi) una profonda attenzione all’immagine come memoria e frammento emotivo, trasporta nella pittura ad olio quella stessa capacità di isolare un “frame” dell’anima. Non sorprende, dunque, che il soggetto ritratto — nudo e senza orpelli — sia posto al centro della tela con un’aura quasi sacrale, in un dialogo muto ma diretto con lo spettatore. Vadalà dipinge donne, ma soprattutto stati d’animo: sospensioni, fragilità, rivelazioni intime. Rose rosa è un esempio di come la pittura, nella sua semplicità apparente, possa farsi veicolo di una narrazione silenziosa ma potente. Un’opera che si pone al crocevia tra simbolismo, introspezione e delicatezza figurativa, e che conferma la maturità di un’artista capace di parlare il linguaggio dell’anima con voce propria.
In Rose rosa, Maria Felice Vadalà continues her exploration of the female figure as an inner landscape rather than a natural likeness. A frontal face, set against a delicate floral background, radiates calm while concealing a complex psychological depth. Trained at the Academy of Fine Arts in Palermo, Vadalà blends watercolor sensitivity with oil technique to create a personal, essential style that echoes archaic iconography while remaining distinctly contemporary. The rose—symbol of femininity, love, and vulnerability—becomes a silent companion to the portrait, amplifying its emotional resonance. Centered and almost sacred in presence, the figure embodies fragility and introspection, transforming stillness into narrative. With Rose rosa, Vadalà reaffirms her mature ability to paint not only women, but states of being, offering a quiet yet powerful voice of the soul.